Verga rimane in Sicilia: la Regione acquista all’asta le sue foto

Portrait of Giovanni Verga1

Esercitato il diritto di prelazione per consentire la pubblica fruizione delle creazioni del grande scrittore che fu anche fotografo

Grande letterato, ma anche pioniere della fotografia d’autore.
Questo era Giovanni Verga, che da appassionato della nuova invenzione lasciò ottime testimonianze, in parallelo – e si potrebbe dire comune ispirazione – con la sua carriera letteraria che vedrà la nascita del verismo.

Un patrimonio di originali che rischiava di rimanere in mani private, come tante, troppe opere d’arte non più fruibili dalla collettività per regolare acquisto o illecita sottrazione: si pensi ad esempio alla Natività di Caravaggio.

Rischiava, per l’appunto. Ma il rischio è scampato. Perché il ricco materiale con le lastre fotografiche originali di Giovanni Verga, venduto all’asta a Torino nei giorni scorsi, verrà acquisito dalla Regione Siciliana.

La Giunta regionale ha deliberato di esercitare il diritto di prelazione autorizzando la spesa di 225 mila euro per l’acquisto del ricco materiale, che entrerà a far parte del patrimonio documentario pubblico legato alla memoria del grande scrittore, di cui quest’anno si celebra il centenario.

Secondo il presidente della Regione si tratta di un atto dovuto quello di rendere patrimonio pubblico il prezioso materiale fotografico verghiano pervenuto fin qui.

Composto da 448 documenti fotografici di grande interesse anche dal punto di vista storiografico, il corpus fotografico costituisce una significativa testimonianza della sensibilità artistica di Verga. La raccolta, dichiarata d’interesse artistico e storico particolarmente importante dall’assessorato dei Beni culturali nel 2018, è stata messa all’asta e acquistata da una fondazione privata.

L’acquisizione da parte della Regione permetterà di arricchire il patrimonio legato all’eredità di Verga, del quale a Catania esiste la casa-museo dichiarata, sin dal 1940, monumento nazionale. Saranno adesso gli uffici del dipartimento regionale dei Beni culturali ad attivare, entro la data in cui scadrà il diritto di prelazione, tutte le procedure amministrative necessarie per consentire alla raccolta fotografica di restare in Sicilia, dove testimonierà l’attività di studio svolta da Verga che, oltre agli scritti, ha lasciato memoria della società descritta nei suoi romanzi anche attraverso una corposa rappresentazione visiva di luoghi e persone.