Ciao, Brigantony

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È mancato a 74 anni il musicista che incarnava l’animo giocoso ed irriverente dei catanesi

Ricoverato da alcuni giorni in gravi condizioni in seguito ad una crisi respiratoria, Antonino Caponnetto, in arte Brigantony, è venuto a mancare nella serata di ieri.

A darne l’annuncio è stata la figlia, Giusy Caponnetto, sulla pagina Facebook dedicata al Maestro Brigantony, ove il 21 luglio aveva aggiornato fans e followers sulle condizioni di salute del padre.

Brigantony incarnava l’animo giocoso, irriverente dei catanesi. Rappresentava perfettamente quell’approccio esistenziale che ha consentito, con un sorriso ed una presa in giro, a questa comunità di sopravvivere nei secoli nonostante sventure e cataclismi.

Brigantony poteva non piacere per le sue geniali trivialità – in questo erede in musica dell’immortale Micio Tempio – ma era riconosciuto e amato da tutti, senza eccezioni.

Legato a doppio filo non solo a Catania, ma a tutta la Sicilia in cui è noto e apprezzato, qui aveva vissuto la sua carriera musicale, e con il medesimo spirito vi aveva affiancato un percorso di imprenditore nella ristorazione, come anche, con la sua solita irriverenza, una “sortita” elettorale alle comunali del 2005, affrontate non pensando al risultato numerico, ma allo stare, sempre con la chitarra in mano, in mezzo alla gente, la sua gente.

Brigantony

Che ha continuato, almeno finché gli acciacchi glielo hanno consentito, ad intrattenere con storielle ed aneddoti quando lo si incontrava per strada o sui mezzi pubblici – di cui soleva servirsi proprio per stare più a contatto con la città e i catanesi – o dalla finestra del residence dove ha trascorso gli ultimi periodi della sua esistenza terrena, a salutare quanti andavano ad omaggiarlo. Ancora ad aprile scorso, in occasione del suo 74esimo compleanno, lo si poteva vedere in un video postato dalla figlia con l’immancabile chitarra in mano.

E così la figlia ha dato oggi l’annuncio: «Cari fan brigantoniani volevamo darvi solo belle notizie e rivederlo insieme a voi su un palco a farci sorridere a tutti, ma il buon Dio ha fatto la sua volontà portandolo con sé. Stasera mio padre ci ha lasciati, ma solo fisicamente lasciando a tutti noi un vasto repertorio musicale indelebile, inripetibile e inimitabile. Lui diceva in una scenetta o canzone, adesso nn ricordo bene, sicuramente voi la conoscete : ” Brigantony cì né 1, tutto il resto è una volgare imitazione”

Riposa in pace papà 🙏❤️

Grazie a tutti per il vostro caloroso affetto da parte mia e tutta la mia famiglia».

E questo è il saluto di Alessandro “Pandi” Spagna, che con la band Brigantini ha continuato a tenere viva la produzione musicale di Brigantony, affiancandolo e di seguito raccogliendone il testimone quando Il Maestro ha allentato la sua attività musicale:
«Ciao Tony, tutto quello che abbiamo creato è in gran parte merito tuo. Rimarrai per sempre nei nostri ricordi più cari e nei cuori di tutti quelli che come noi ti hanno voluto bene. Noi continueremo ad omaggiarti da qui, ma adesso porta la tua “farsa” in qualunque posto andrai e ritorna a fare sorridere e cantare tutti quelli che incontrerai nel tuo nuovo cammino. L’ultimo periodo della tua vita non ti ha reso giustizia ma ora ti sei liberato dal peso della sofferenza e potrai tornare a vivere una nuova avventura da qualche altra parte.

Ciao Zio Nino… e giustamente !?!»

(Fonte immagini: pagina Facebook Maestro Brigantony)