AL BASTIONE DEGLI INFETTI “APOLOGIA DI REATO”

Locandina

Sabato 27 e domenica 28 agosto a Catania va in scena l’atto unico di Antonio Caruso in occasione del trentennale della sua iscrizione alla Siae

In occasione del trentennale della sua iscrizione alla Siae, l’attore, regista ed autore Antonio Caruso propone sabato 27 e domenica 28 Agosto 2022, alle ore 20,45, al “Bastione degli infetti”, in via Torre del Vescovo, a Catania, il suo atto unico “Apologia di reato”. Il testo ha debuttato nel 2012 alla Sala Lomax di Catania ed è stato integrato e rivisto per questa nuova edizione che, anche attraverso il sorriso, racconta di una professione in crisi, di una società ancora più in crisi e di una possibilità di re-esistenza sempre presente.

La pièce, prodotta dal Centro culturale e teatrale Magma, diretto da Salvo Nicotra, con la collaborazione del Comitato Antico Corso e Terre forti, vede in scena lo stesso Antonio Caruso e nei vari ruoli dei disturbatori, Antonio Starrantino e Marilena Spartà. Regia di Antonio Caruso ed aiuto regia e direzione tecnica di Donatella Marù. L’Ingresso è libero, sino a esaurimento posti.

Nella foto Marilena Sparta Antonio Starrantino e Antonio Caruso
Marilena Spartà, Antonio Starrantino e Antonio Caruso

In “Apologia di reato” Antonio Caruso, in scena, racconterà alla gente un proprio disagio, la difficoltà di dialogare realmente con il pubblico. Tenterà di portare a compimento il suo sfogo pur venendo interrotto sistematicamente da spettatori che, si sentiranno in diritto di esternare i propri pensieri, come se fossero i veri protagonisti. L’attore imparerà così, a proprie spese, a conoscere un pubblico eterogeneo, composto da una colorita coppia perennemente affamata, un guitto desideroso di palcoscenico, un’attricetta in cerca di improbabili maestri, un posteggiatore che “risolve problemi”, uno psicoterapeuta molto psico e poco terapeuta, un’ammiratrice senza speranze, un signore depresso, una impresaria-influencer, una giovane rivoluzionaria in cerca di emozioni forti, un mestierante della scena ormai segnato dalle convinzioni. Il “pubblico” si arrogherà il diritto all’intervento e al disturbo, e soltanto dopo molte interruzioni, l’attore riuscirà a portare a compimento la propria personalissima ribellione.

«Dovevo scegliere un testo – spiega l’autore ed interprete Antonio Carusoche rappresentasse pienamente questi trent’anni di scritture per la scena. Inizialmente avevo pensato ai miei testi contro la mafia, quelli dell’impegno civile. Poi avevo pensato a Il drammaturgido, forse il più rappresentato delle mie opere. Infine la scelta è caduta su Apologia di reato, che – pur essendo trascorsi già dieci anni dal debutto (2012) – si mantiene ancora attuale. A produrre lo spettacolo, ancora una volta il Centro Culturale e Teatrale Magma con il suo direttore Salvo Nicotra quella che è stata ed è tutt’ora l’accogliente e stimolante casa per i miei testi. Su quaranta opere depositate alla Siae, almeno tredici hanno visto la luce sul palco della Sala Magma. Con Nicotra e la Sala Magma il rapporto umano-teatrale è andato ben al di là della produzione dei miei testi, c’è tanta, tanta roba, ricordi di fette enormi di vita».